Una brutta Olimpia Milano cede in casa contro l'Anadolu Efes Istanbul che era reduce da una clamorosa sconfitta interna contro lo Spirou Charleroi la settimana scorsa.
54-62 il punteggio in favore della squadra turca che nonostante una partita di livello davvero basso porta a casa due punti fondamentali per il prosieguo del girone.
L'Emporio Armani entra in campo contratta e dopo meno di un quarto si contano già 4 perse, tutte di uno spaesato Drew Nicholas. A mettere i primi punti per Milano sono Nicolò Melli, partito di nuovo in quintetto e Ioannis Bourousis mentre l'Anadolu Efes Istanbul va spesso a bersaglio grazie a Tarence Kinsey e Dusko Savanovic. A fine quarto la prima tripla di Milano è di Fotsis a cui risponde Savanovic prima e Kinsey poi sulla sirena per il 22-9 Efes alla fine del primo periodo.
Il secondo quarto è ciò di più brutto che può offrire la pallacanestro con le due squadre che faticano ad andare a canestro con il periodo che si chiude 12-11 per Milano per il 21-33 con cui si va all'intervallo lungo.
Nel terzo periodo l'Olimpia ci prova a rientrare in partita anche se dopo meno di due minuti è già in bonus. A dare una mano all'Olimpia ci pensa l'Efes che non la mette mai ed un parziale di 9-0 a cavallo del periodo favorito anche da un tecnico fischiato ad Esteban Batista appena entrato. L'Olimpia ed i quasi 4.000 del Forum ci credono ma sul 36-40 gli arbitri, non al livello di questa competizione, si ergono a protagonisti fischiando un tecnico a Mancinelli che però stava parlando con Scariolo. Dai 4 liberi più palla in attacco, l'Efes racimola 5 punti che gli permettono di allungare fino al nuovo +9. La squadra turca poi ne mette altri due per il +11 (36-47) con cui termina il terzo quarto.
Ad inizio ultimo periodo Milano parte a valanga segnandone otto consecutivi fino al 44-47 con cui Sarica, coach dell'Anadolu, è costretto a chiamare timeout. In uscita dal tempo tecnico ci pensa il lungo Stanko Barac a sistemare le cose in attacco con due giochi in post basso e 4 punti consecutivi a cui segue una magia dall'arco (da due punti) dell'ex Lakers e Nets Sasha Vujacic. Coach Scariolo è costretto a chiamare timeout ma è ancora Danilo Gallinari a sbagliare dall'arco. L'Anadolu segna un punto dalla lunetta per il 44-54 mentre un Nicholas sbaglia anche lui dall'arco. Coach Sergio Scariolo ferma il cronometro con un nuovo timeout con 3:46 da giocare. Gli ultimi minuti sono accademia per l'Efes che mantiene il vantaggio e Gallinari che si fa chiamare un tecnico ed esplode contro gli arbitri. Nel tragitto verso la panchina riesce a farsi fischiare anche il secondo tecnico che gli costa l'espulsione. La partita finisce tra i fischi del Forum d'Assago contro i tre arbitri.
L'EA7 paga una pessima serata nelle percentuali dal campo (11% da tre con 2/11 e 58% ai liberi con solo 14 messi a segno sui 24 a disposizione) e la serata storta di Danilo Gallinari (espulso nel finale) autore di soli 12 punti con un 2/6 da due e 0/3 da tre, 8 rimbalzi e 9 falli subiti ma mai in grado di dare l'impressione di poter dominare in campo come stanno facendo i suoi colleghi Andrei Kirilenko e Nicolas Batum con CSKA Mosca e SLUC Nancy.
Coach Scariolo inoltre soffre il non poter attingere liberamente in panchina in Euroleague. Con Jacopo Giachetti che ancora una volta si dimostra non adatto alla competizione europea nemmeno nei pochi minuti in cui sta in campo a fine primo quarto. Con lui a ruota Leon Radosevic utilizzato solo per pochi minuti e Nicolò Melli che, nonostante un inizio discreto nel grigiore generale viene sostituito dopo pochi minuti e non rimette più piede in campo se non nel minuto finale (in cui segna altri due punti).
Per l'Olimpia Ioannis Bourousis è uno dei pochi a salvarsi con una doppia doppia da 11 punti e 10 rimbalzi con anche 3 stoppate per 23 di valutazione.
In casa Anadolu Efes Istanbul 16 per Stanko Barac bravo a spaccare la partita nel migliore momento di Milano nel quarto periodo. Per il centro anche 7 rimbalzi. In doppia cifra anche Tarence Kinsey con 13 punti ed 8 rimbalzi e Sasha Vujacic con 12 marcature.
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