Si ferma a quota otto la striscia di vittorie esterne consecutive: l'Olimpia gioca una partita orribile a Reggio Emilia e subisce la terza sconfitta su tre gare contro la Trenkwalder. Finisce 79-61, una gara sempre dominata dalla squadra di casa, escluso un 9-0 nel finale di terzo quarto, che pareva aver ridato spinta all'EA7. Langford gioca la peggior gara stagionale, male Green e Radosevic, solo Bourousis è positivo.
Stesso 'starting five' di Roma, ma la partenza è molto più complicata. I biancorossi provano ad andare sotto da Bourousis, con risultati alterni, così i padroni di casa prendono il controllo del match, nonostante un'interruzione di 10 minuti per problemi al tabellone. Gentile penetra con facilità e tiene Milano a contatto (19-17 al 7'), ma arriva un pesante 12-0, a cavallo del primo mini intervallo, quando entra il secondo quintetto, e Reggio vola a +15 (33-18 al 12').
L'EA7-Emporio Armani fatica in difesa e non trova soluzioni da Langford ed Hairston, così Scariolo è costretto a rimettere Bourousis, per avere almeno il gioco interno. Il centro greco produce risultati, anche il capitano cresce e l'Olimpia si riavvicina (44-37 al 19'). E' solo un fuoco di paglia, perché i padroni di casa piazzano un nuovo 10-2 a cavallo dell'intervallo lungo, con un Radosevic senza aggressività, per tornare al nuovo +15.
Langford continua nella sua giornata da incubo, tra palle perse ed anche uno 0/2 ai liberi, ma l'ingresso di Gentile e Bourousis ribalta il confronto: parziale di 9-0, grazie anche alla zona, e -6 (59-53 al 30'). L'EA7 spreca le azioni successive, non segnando per cinque minuti, e la Trenkwalder ne approfitta per tornare in doppia cifra di vantaggio (65-53 al 34'): Taylor, dopo una gara deludente, piazza i canestri finali e l'Olimpia torna da Reggio con l'ennesimo ko.
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