Con Hardy fuori per problemi burocratici dovuti al rilascio del passaporto e Johnson volato Negli Stati Uniti per la scomparsa della madre, la Sidigas si presenta alla partita in piena emergenza. Milano arriva dalla vittoria incoraggiante in Eurolega contro l'Efes e si presenta col roster completo. L'Olimpia parte forte con un parziale di 7 a 0 firmato da Gentile e Langford che puniscono un avvio un po' molle da parte irpina. Ma Avellino risponde mettendo molta grinta in campo propiziando un controparziale di 18 a 6 che porta la Sidigas sul +7 prima che Milano torni sotto e chiuda il primo quarto sul +2 (18-20). Coach Scariolo richiama i suoi nel primo intervallo e la squadra subito mette in campo uno spirito diverso. La difesa lascia pochi spazi agli uomini di coach Valli e in attacco la palla comincia a circolare con una certa regolarità. Melli si fa vedere con un paio di ottime intuizioni, mentre tra le file irpine Ebi è il protagonista su entrambi i lati del campo. Partita che si mantiene sui binari dell'equilibrio fino all'entrata in campo di Mavraides. Il greco da ordine ed idee all'attacco della Scandone che comincia a segnare con regolarità. Milano dal canto suo soffre l'aggressività irpina ed un Ebi che blinda il canestro bianoverde. Si va all'intervallo lungo con la Sidigas avanti per 40-31. Al ritorno dagli spogliatoi le cose non sembrano cambiate. Avellino mette più voglia in campo ed un Dragovic stellare propizia il parziale di 16 a 4 che porta la squadra di coach Valli sul +23 al minuto numero 26. Milano è confusa in attaco e spreca molto. Il solo Cook non è sufficiente a dare fastidio ad una Avellino in ritmo che domina il terzo quarto su entrambi i lati del campo. L'Olimpia sembra troppo brutta per essere vera e va all'ultimo intervallo sotto di 16 sul punteggio. Le 7 palle perse ne terzo quarto sono la perfetta analisi di un periodo ampiamente sottotono da parte degli uomini di Scariolo. Avellino è in ritmo e respinge il tentativo di rientro da parte dell'Olimpia all'inizio dell'ultimo periodo. Ebi (19punti, 11 rimbalzi e 5 stoppate) la fa da padrone sotto i tabelloni bloccando qualunque cosa passi all'altezza del ferro e mettendo in seria difficoltà Hendrix. Scariolo le prova tutte ma nessuno dei suoi appare in giornata. Dall'altra parte Avellino addirittura consolida il vantaggio mettendo sotto chiave la partita e portando a casa una vittoria tanto importante quanto inaspettata. Il punteggio finale di 80-58 dice tutto su un match che ha regalato tante sorprese. Milano mastica amaro per una prestazione molto deludente che pone più di un dubbio sull'effettiva capacità dell'Olimpia di mettere in campo il talento che ha sulla carta. Per coach Scariolo ci saranno sicuramente molti aspetti su cui riflettere. La Sidigas festeggia la prima vittoria in campionato che da fiducia a tutto l'ambiente e consente di guardare con più serenità ai prossimi impegni che la vedranno scendere in campo in trasferta in tre delle prossime quattro partite.
E' un Sergio Scariolo scuro in volto, quello che si presenta in sala stampa per commentare il dopo partita. "Abbiamo fatto una brutta figura - dice il tecnico biancorosso - Ci hanno intimidito fisicamente e siamo andati sotto. E' una serata da dimenticare". Percentuali negative, sotto a rimbalzo e due soli viaggi in lunetta, per altro con due errori, in tutta la partita. "Non abbiamo ancora la compattezza per fare anche in trasferta, quello che facciamo in casa - è la spiegazione dell'allenatore - E non l'abbiamo nemmeno per giocare tre o quattro partite di seguito sullo stesso livello, di quella fatta in Eurolega".
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